I temi della settimana Confindustria

MANOVRA: NON CREA OCCUPAZIONE. LAVORO RESTA VERA GRANDE EMERGENZA

Il rallentamento della economia globale e della Germania, la fine del Quantitative Easing della Banca centrale europea e una Legge di Bilancio espansiva, ma che in questo scenario sarà pro-ciclica, non possono che generare preoccupazione nel mondo produttivo. Cosi il Presidente Boccia ha commentato l’approvazione della legge di bilancio in un’intervista al Corriere della Sera. Per reagire serve aprire tutti i cantieri pronti a partire e mettere in campo misure di stimolo agli investimenti e all’occupazione. In Italia restano infatti bloccate 27 grandi opere che se fossero avviate darebbero lavoro a 400.000 persone con una ricaduta sull’economia di 86 miliardi. Il lavoro è la grande emergenza dimenticata del Paese.
È necessario avviare un grande piano di inclusione giovani con la decontribuzione e la detassazione totale per le assunzioni a tempo indeterminato. Così si può affrontare l’emergenza guardando oltre la Manovra, perché molte misure non hanno impatto sul primo anno. Per quanto riguarda l’autonomia rafforzata delle regioni, di cui si sta discutendo, deve diventare un fattore di competitività, ma non a danno di qualcuno. Non serve creare altri centralismi o sprechi ma assicurare maggiore efficienza a parità di risorse e competenze.

ECONOMIA: ITALIA STA RALLENTANDO. 2019 ANNO DELICATO  APRIRE I CANTIERI NON CHIUDERLI

Il 2019 è un anno delicato.  Abbiamo un rallentamento dell’economia con cui dobbiamo fare i conti, occorre una capacità di reazione dall’interno dell’industria italiana e di tutto il sistema paese. Cosi il  presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ha commentato i dati sulla frenata dell’economia. Bisogna  Intercettare mercati, ricchezze, per attrarre nel paese vendendo prodotti e servizi italiani.  E’ una delle missioni che il paese deve avere, riportando l’attenzione all’emergenza occupazione. Gli italiani chiedono lavoro e occupazione, non sussidi. Per questo l’Italia ha bisogno di   aprire subito i cantieri non di chiuderli.  L’analisi sulle grandi opere fa va fatta tendendo conto di  quanta occupazione generano. L’apertura dei cantieri delle grandi opere comporterebbe 400mila posti di lavoro ed in particolare, quelli della Tav Lione -Torino 50 mila posti.

AUTONOMIA: PAESE E’FORTE SE UNITO. SU INFRASTRUTTURE E SCELTE STRATEGICHE ULTIMA PAROLA ALLO STATO

Il Paese è forte se è unito e se rimane ancorato alla prospettiva europea e ai valori costituzionali. Cosi la DG Panucci ha commentato in un’intervista al Mattino le ipotesi di riforme in direzione dell’autonomia di alcune regioni. Questo non vuol dire che non si possa valorizzare l’autonomia, che è prevista dalla Costituzione e può diventare, specie per quei territori che hanno dimostrato di saper utilizzare le proprie prerogative, un’occasione di competitività. Al contempo, proprio nel rispetto dei valori costituzionali, bisogna considerare il principio di uguaglianza e le esigenze di solidarietà e coesione sociale e di perequazione tra territori. Su alcuni grandi temi, come le infrastrutture, specie quelle strategiche, che implicano scelte di fondo legate al miglioramento delle condizioni generali del Paese, le ragioni dell’unità devono prevalere e deve decidere lo Stato.

BANCHE: ERRORE TASSARLE. DOVEROSO IL SALVATAGGIO DI CARIGE

Tassare le imprese bancarie è un errore. Dobbiamo favorirne invece la competitività. Le imprese bancarie sono luoghi in cui si crea occupazione e andrebbero tutelate. Ha affermato Boccia  riferendosi alla norma prevista nella legge di Bilancio che introduce una modifica del trattamento contabile di perdite e svalutazioni dei crediti. Sul tema banche il Presidente Boccia ha commentato Il decreto del governo per  il salvataggio della banca Carige. E’ doveroso, bisogna salvaguardare i risparmiatori e bisogna avere attenzione. E’ l’ulteriore dimostrazione che c’è una questione bancaria che non riguarda i banchieri, ma riguarda il Paese perché sono quei ponti di collegamento che immettono flussi di liquidità verso l’economia reale. E’ un gesto di grande responsabilità da parte del governo.

MISSIONE AD ALGERI: 200 IMPRESE E 150 B2B, MEDITERANNEO PROTAGONISTA  

La regione mediterranea oggi riafferma fortemente il suo ruolo di protagonista sulla scena internazionale. La collaborazione tra le associazioni imprenditoriali nella regione evidenzia la centralità del Mediterraneo, ed il ruolo delle Pmi nella cooperazione tra la sponda nord e sud. Cosi il presidente  Boccia e’ intervenuto nel corso della missione ad Algeri promossa da BusinessMed. L’evento ha coinvolto 200 imprese in 150 b2b con  delegazioni delle due sponde del Mediterraneo:  Italia, Francia, Portogallo, Grecia e Malta per l’Unione Europea; e Algeria, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina, Siria,Tunisia.